INCENTIVI

InvestInBari è la piattaforma incoming per investitori, aziende e talenti interessati a localizzarsi a Bari, in Italia.
Il suo sportello OneStopShop fornisce informazioni, snellisce i processi e facilita le operazioni con le istituzioni e le agenzie locali.

PER I DATORI DI LAVORO

La piattaforma Invest In Bari-One Stop shop, attraverso un check-up delle esigenze di investimento, accompagna tutti gli investitori interessati ad individuare gli incentivi più adeguati. Una volta individuati gli incentivi, l’azienda sarà guidata per tutti gli aspetti burocratici dalla presentazione del progetto di investimento fino all’ottenimento del contributo e oltre.

A) A livello nazionale, sono previsti incentivi per i cittadini che vorranno avviare un’impresa o che vogliano crescere e svilupparne una esistente. Gli incentivi nazionali possono essere:

  • Contributi a fondo perduto o contributi in conto capitale;
  • Finanziamenti a tasso agevolato: con riduzione parziale o totale del tasso di interesse sui mutui;
  • Garanzie su crediti e debiti.

Gli organismi nazionali che regolano tali incentivi sono:

  • INVITALIA Invitalia gestisce direttamente alcune delle misure
  • SACE Sace supporta le operazioni di esportazione e internazionalizzazione
  • CDPOltre a finanziare le amministrazioni statali, regionali e locali, CdP investe nel capitale delle imprese italiane all’estero, partecipando a progetti strategici per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Paese.

B) A livello regionale, La Regione Puglia ha ideato una serie di 12 piani di incentivazione flessibile per gli investimenti delle imprese gestiti da Puglia Sviluppo SpA volti a facilitare e ridurre i costi di investimento in Puglia e supportare la crescita e l’innovazione delle imprese.

Gli incentivi regionali sono adattati per soddisfare le esigenze delle nuove imprese, nonché delle PMI o multinazionali consolidate e, a seconda della natura e delle dimensioni degli investimenti proposti, offrono in genere una combinazione di aiuti finanziari e prestiti a tasso d’interesse ridotto, contribuendo ad agevolare il costo degli investimenti di nuova impresa, mettendo a disposizione finanziamenti per:

  • investire nella costruzione di impianti e macchinari;
  • R&I;
  • Servizi di consulenza aziendale e promozione commerciale internazionale.

TAB. 1- PROGRAMMI CONTRATTUALI REGIONALI

Beneficiari:multinazionali, grandi imprese, comprese le NewCo, individualmente o in partnership con PMI locali attive.
Bilancio di investimento: 5 – 100 milioni di euro

Investimento ammissibile:costi e livelli di finanziamento disponibili Investimenti in “immobilizzazioni materiali” ammissibili (acquisto di terreni, fabbricati, opere edili, macchinari, ecc.)

  • 15% / 25% per le grandi imprese;
  • 20% / 35% per le medie imprese partecipanti;
  • 25% / 45% per le piccole imprese partecipanti

Investimenti in “attività immateriali” ammissibili (licenze, brevetti, ecc.):

  • 25% per le grandi imprese
  • 35% per le medie imprese partecipanti;
  • 45% per le piccole imprese partecipanti

Investimenti in ricerca e sviluppo industriale o sperimentale ammissibili:

  • 25% / 65% per le grandi imprese;
  • 35% / 75% per le medie imprese partecipanti;
  • 45% / 80% per le piccole imprese partecipanti

Investimenti in servizi di consulenza aziendale idonei e partecipazione a fiere internazionali (esclusivamente per le PMI partecipanti):

  • 45% / 50%

TAB. 2- PROGRAMMI NAZIONALI

Smart & Start Italia

Finanzia piani aziendali con spese comprese tra € 100.000,00 e € 1.500.000,00.
Viene erogato un prestito a tasso zero senza alcuna garanzia per l’80% delle spese ammissibili.
Il finanziamento arriva al 90% se la startup ha un team di persone under 36 e/o donne, oppure se una di queste è un PhD (o equivalente) che rientra dall’estero.
Le startup con sede nel cratere sismico del Centro Italia e nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono richiedere un contributo pari al 30% del finanziamento e restituire così il 70% del finanziamento ricevuto .

Accordo di sviluppo

Il Contratto di Sviluppo sostiene investimenti su larga scala nei settori industriale, agricolo-industriale, turistico e della tutela ambientale.
L’investimento minimo richiesto è di 20 milioni di euro, che si riducono a 7,5 milioni di euro per progetti di trasformazione dei prodotti agricoli e progetti turistici realizzati nelle aree interne del Paese, che si occupano del recupero di strutture dismesse.
Inoltre, esistono misure che possono essere utilizzate singolarmente o anche in combinazione con gli incentivi sopra elencati.

Il credito d’imposta.

Il credito d’imposta viene utilizzato, con aliquote diverse per i diversi periodi di applicazione, dalle società che effettuano investimenti a partire dal16 di novembre 2020 e fino al31 di dicembre 2025, o entro il30 di giugno 2026, a condizione che entro il 3131 di dicembre l’ordine è accettato dal venditore ed è stato versato l’anticipo per un importo pari almeno al 20% del costo di acquisto.

Le tariffe sono le seguenti:

  • 6% sui beni generici;
  • 40% sui beni dell’industria 4.0;
  • Formazione 4.0 sul costo del personale.

Il credito d’imposta può essere cumulato con altre misure che abbiano gli stessi costi, purché tale cumulo, anche tenuto conto della non concorrenza nella generazione di reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non comporti la superamento del costo sostenuto.

Formazione 4.0 credito d’imposta

Il provvedimento è volto a supportare le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie necessarie per realizzare il paradigma 4.0.
Il Credito d’Imposta Formazione 4.0 è la misura volta a supportare la formazione del personale per l’acquisizione o il consolidamento delle competenze nelle tecnologie necessarie alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Il provvedimento di sovvenzione è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore economico e regime contabile. Possono accedere anche le aziende che non hanno beneficiato degli incentivi per gli investimenti in beni strumentali 4.0.
Fatta salva l’esclusione delle imprese in difficoltà, la Legge di Bilancio 2020 prevede che l’effettivo utilizzo del credito d’imposta sia subordinato alla condizione che l’impresa non sia destinataria di sanzioni interdittive e sia in regola con le norme in materia di sicurezza sul lavoro e con gli obblighi di pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura di:

  • 70% delle spese ammissibili entro il limite massimo annuo di 300mila euro per le piccole imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o il consolidamento delle suddette competenze è certificato secondo le modalità stabilite dal medesimo decreto ministeriale;
  • 50% della spesa ammissibile entro il limite massimo annuo di 250mila euro per le medie imprese, purché le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi alla l’acquisizione o il consolidamento delle suddette competenze sono certificati secondo le procedure stabilite dal medesimo decreto ministeriale;
  • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese fino al limite massimo annuo di 250mila euro.

L’importo del credito d’imposta è aumentato per tutte le imprese, dati i limiti massimi annui, al 60% nel caso in cui i destinatari di formazione ammissibile rientrino nelle categorie di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, così come definiti dal decreto del Ministro del lavoro e politiche sociali del 17di Ottobre, 2017.

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PER I DIPENDENTI

Il Ministero dello Sviluppo Economico italiano offre alle aziende che assumono personale una serie di bonus occupazionali che variano a seconda dell’età e della categoria dei lavoratori, nonché dell’ubicazione dell’azienda (i bonus sono maggiori per le aziende ubicate nelle regioni del Sud Italia). I bonus comportano una riduzione degli oneri sociali a carico del datore di lavoro. Esistono poi diversi crediti d’imposta per le imprese che investono nella formazione del personale: per le grandi imprese, il credito d’imposta va da un minimo del 30% a un massimo del 60% dei costi ammissibili, a seconda della categoria dei lavoratori.

La Regione Puglia offre inoltre incentivi alle imprese che investono nella formazione del personale per lo sviluppo di nuove competenze, la riconversione delle competenze e l’avanzamento professionale: per le grandi imprese, gli incentivi regionali possono coprire fino al 50% dei costi ammissibili, per programmi di formazione relativi all’aggiornamento delle competenze professionali e riqualificazione dei lavoratori, a seguito di nuovi investimenti industriali.

Bonus occupazione giovanile

Prevede una riduzione degli oneri sociali per i datori di lavoro che assumono dipendenti under 36, ovvero fino a 35 anni, pari al 100% per due anni

Bonus assunzione donne

L’agevolazione consiste nella riduzione dei contributi pari al 50% per i datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato o determinato, lavoratori senza regolare impiego retribuito per almeno 24 mesi, o per 6 mesi se residenti in zone disagiate. La Legge di Bilancio 2021 ha aumentato il bonus per le assunzioni femminili, portando la detrazione al 100% per le assunzioni. Ciò vale anche per le assunzioni di donne che lavorano in una professione o in un settore economico caratterizzato da un marcato divario occupazionale di genere. Con DECRETO INTERMINISTERIALE si individuano settori e professioni.

Decontribuzione Sud

Lo sgravio fiscale per il Mezzogiorno. Il beneficio consiste in uno sconto sui contributi pensionistici pari al 30%, concesso alle imprese del sud. Il provvedimento dovrebbe poi essere rinnovato fino al 2029, con una progressiva riduzione della detrazione fiscale al 20% e al 20%.

Incentivo per gli studenti under 30

Consiste nell’esonero totale dal pagamento dei contributi da parte del datore di lavoro, fino ad un massimo di 3.000 euro annui, per un periodo massimo di 36 mesi. È per l’assunzione a tempo indeterminato, totale o parziale, di giovani studenti che non abbiano compiuto i 30 anni di età e che, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio, abbiano svolto attività lavorativa presso lo stesso datore di lavoro alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato.

Incentivo per le assunzioni al Sud

Prevede lo sgravio totale (100%) dei contributi, per un periodo di 48 mesi, per i datori di lavoro che assumono disoccupati in alcune zone del Mezzogiorno. Può essere utilizzato, in particolare, per assunzioni a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Bonus per i giovani genitori

Spetta ai datori di lavoro privati ​​che assumono giovani genitori di età inferiore ai 35 anni con contratto a tempo determinato e con figli minori, anche in affido. È concesso una tantum e prevede un importo di € 5.000 per ogni contratto di assunzione o trasformazione, fino ad un massimo di 5 assunzioni per datore di lavoro (€ 25.000).

Vantaggio per gli over 50

Le aziende che assumono lavoratori di età superiore ai 50 anni hanno diritto a una detrazione del 50%.

Incentivo per la sostituzione dei lavoratori in congedo

I datori di lavoro che assumono persone in sostituzione di lavoratori e lavoratori in maternità, paternità, congedo parentale e malattia del figlio, fino all’età di un anno del minore o per un anno dall’accoglienza del minore, possono usufruire di uno sgravio contributivo del 50% per un massimo di 12 mesi.

Bonus per Disabili

Le aziende che assumono persone con disabilità a tempo indeterminato, o trasformano il proprio rapporto di lavoro a tempo indeterminato in un contratto a tempo indeterminato, anche con orario part-time, possono beneficiare dei seguenti incentivi, in base al grado di invalidità del lavoratore assunto:

  • 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, nel caso di lavoratori che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o affetti da disabilità intellettive e mentali che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
  • 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per l’assunzione di persone con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%.

Bonus occupazione

Il premio di ricollocazione spetta ai datori di lavoro che assumono i beneficiari dell’indennità di trasloco. Consiste in uno sconto del 50% sui contributi previdenziali, per un periodo da 12 a 18 mesi, fino a € 4.030 annui.

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Ultimo aggiornamento

2 Novembre 2022, 12:02